Intervento Clemente - Progetto Sicurezza

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Intervento Clemente

Territorio

Il 2 maggio scorso, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico, ha avuto luogo il terzo incontro previsto nell’ambito del progetto “Andare a scuola sicuri…tornare da scuola sicuri”, promosso dall’ Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano, in collaborazione con la Direzione Regionale per il Molise dell’INAIL. Il convegno,  destinato agli alunni delle classi prime e quinte del Liceo Scientifico, ha visto la gradita presenza degli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.  “Rischio sismico: prevenzione e mitigazione degli effetti” il tema trattato nel corso dell’incontro, tenuto dall’ing. Paolo Clemente, Responsabile Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazione Effetti dell’ENEA. I lavori sono stati introdotti dal Dirigente Scolastico,  prof. Giuseppe Colombo  che, dopo aver salutato i presenti, ha espresso vivo compiacimento per il successo di questo ciclo di conferenze, che ha visto l’interessamento costante di una folta platea, costituita, oltre che dagli operatori e fruitori della scuola, anche da nutrite rappresentanze del mondo dell’Associazionismo, del Volontariato e dell’Amministrazione.  La dott.ssa Maria Antenucci, in rappresentanza della Direzione Scolastica Regionale del MIUR  e responsabile dei Progetti sulla Sicurezza nelle scuole del Molise, ha trattato delle varie iniziative promosse in ambito regionale. La parola è passata poi alla prof.ssa Rachele Porrazzo, referente per la sicurezza del Liceo Scientifico, che ha ricordato l’impegno profuso dall’ENEA, con un team di esperti, fra cui  Alessandro Martelli, Bruno Spadoni, Maurizio Indirli e lo stesso Paolo Clemente, che hanno lavorato in Molise nel periodo immediatamente successivo al terremoto del 2002 ed in special modo a San Giuliano di Puglia.  
L’ articolata relazione dell’ing. Paolo Clemente, accompagnata da slide esplicative, è iniziata proprio con alcune, significative immagini della scuola Jovine.
Che cos’è un terremoto? Questa la prima domanda alla quale l’ing. Clemente ha dato risposta agli alunni, partendo dalla complessità della struttura interna della terra, approfondendo i temi della tettonica a placche, dei moti convettivi del mantello, dei margini tra le placche, delle faglie, del rimbalzo elastico. Le immagini dell’Imperial Valley del 1940, o quella di San Francisco del 1906, hanno catturato particolarmente l’attenzione dei ragazzi; l’excursus dialogico è continuato con riflessioni sulla diversità delle onde sismiche e sulla  propagazione e localizzazione del terremoto.  Alla domanda: “si possono prevedere i terremoti?” l’ing. Clemente ha risposto ai ragazzi che la scienza non è in grado di prevedere a breve termine la data, l’area epicentrale e la magnitudo di un sisma, né è possibile escludere il verificarsi di un terremoto,  ma si possono osservare fenomeni, detti precursori sismici, quali l’innalzamento della superficie del suolo, l’aumento del numero dei terremoti di bassa intensità, il comportamento anomalo degli animali.   Un capitolo della relazione è stato dedicato alla classificazione dei terremoti, al danno economico, sociale ed ambientale derivante da eventi sismici, nonché alla possibilità di intervenire sulla vulnerabilità degli edifici, sull’uso oculato del territorio, sull’aumento dei livelli di protezione. I ragazzi sono rimasti particolarmente colpiti dal sismoscopio di Chang Heng del 132 d.C., in special modo dalla sensibilità dei cinesi, che già in tempi così lontani, realizzavano strumenti per registrare i movimenti della terra, oltre che dalla particolare decorazione scultorea zoomorfa, presente sulla faccia del “pentolone”. Fra i vari esempi di insegnamenti del passato, è risultato interessante il tempio di Diana a Efeso di cui Gaio Plinio Secondo, nella Naturalis Historia, ci parla dei sistemi costruttivi e del modo in cui gli architetti hanno risolto l’instabilità del terreno fondale, attraverso manti di “velleribus lanae”. La relazione è proseguita con la spiegazione della differenza tra miglioramento ed adeguamento sismico degli edifici, infine è stato dato ampio spazio alle tecnologie innovative basate sui sistemi di isolamento sismico e dissipazione energetica. Sono state proiettate diverse immagini, fra cui  le prove sugli isolatori elastomerici armati presso il Centro Ricerche dell’ENEA, ed esempi di edifici realizzati con questo sistema. A conclusione del convegno gli alunni hanno posto numerose domande all’ing. Clemente, che ha dato risposte esaurienti ed articolate. Tutti i presenti sono usciti arricchiti con tante utili informazioni, che hanno incrementato le loro conoscenze e la loro sensibilità sui temi della prevenzione sismica: prevenire significa salvare innanzitutto vite umane, ma anche rispetto dell’ambiente e risparmio sui costi di recupero e ricostruzione del patrimonio edilizio.

 
 
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